Pure Grand Noir : La Storia

La “fenice” dei grandi vitigni storici, il Grand Noir è un ibrido derivato da un incrocio fra Aramon e Petit Bouchet creato nei primi del ‘900.

È un vitigno ad uva da colore diffusosi in Francia nel novecento, soprattutto nel Midi e in particolare nelle regioni della Garonne e Languedoc. Mentre fino agli anni sessanta il Grand Noir rappresentava il quinto vitigno per estensione di ettari coltivati, circa 31000, attualmente è pressoché scomparso dal suo paese d’origine. Fu introdotto in Italia dal Professor Racah all’inizio del novecento, in Toscana, allo scopo di sostituire Colorino e Tinturier. Si diffuse soprattutto nella zona delle Colline Pisane ma ad oggi era quasi scomparso. Attraverso una ricerca di Castellani durata oltre 15 anni in collaborazione con l’Università di Pisa, questo vitigno è tornato a crescere sulle colline di Poggio al Casone.

 

Grand Noir Toscana IGT

Denominazione

Toscana IGT

Regione

Toscana

Uvaggio

100% Grand Noir

Alcol

11.5%

Vinificazione e Affinamento

Le uve Grand Noir vengono selezionate e raccolte a mano. La fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a contatto con le bucce per 8-10 giorni. Nel corso dell’anno vengono effettuati 3 travasi dopodiché il vino viene messo in bottiglia senza nessuna filtrazione, dove resta a riposare per un minimo di 12 mesi.

Descrizione

Colore: Rosso rubino intenso con riflessi violacei.Molto fruttato al naso con sentori di fragola e frutti selvatici. Molto speziato e complesso, con eleganti sfumature di pepe nero ed erbe balsamiche mediterranee, corpo leggermente rinfrescante con texture vellutata.

Abbinamenti Gastronomici

Grazie al suo sapore piccante e leggero il Grand Noir si sposa perfettamente con la cucina Asiatica e pasti leggeri; è anche un vino rosso perfetto per gli aperitivi. Servire alla temperatura di 18°-20°C.

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Piergiorgio Castellani

Winemaker and Development Manager of Castellani Spa

Conosci Piergiorgio Castellani. “Penso che il vino possa essere fatto in modo sempre migliore per la salvaguardia sia di chi lo beve che dell’ambiente, lavoro con dedizione ogni giorno per la creazione di un nuovo standard dei vini italiani”

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